Visita Neurologica per Cefalea

Visita Neurologica per Cefalea

Come si svolge una visita neurologica per Cefalea

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    L'esame si compone di diversi momenti. Nei pazienti affetti da cefalea, una attenta raccolta della storia di malattia è spesso il passaggio determinante. Nella maggior parte dei casi è necessario ricostruire la storia clinica in modo puntuale e dettagliato, occupando con questo processo gran parte della visita. Dopo avere raccolto la storia clinica (anamnesi), lo specialista può decidere di effettuare la visita generale e l’esame obiettivo neurologico, anche se per la maggior parte dei pazienti affetti da cefalea questo può non essere necessario.
    Naturalmente il tipo e la completezza dell’esame obiettivo neurologico, con l’eventuale esecuzione di più o meno delle prove qui di seguito descritte, sono individuate dal neurologo di caso in caso in base alla natura del problema clinico.
    Quello che è stato qui descritto è un esame obiettivo neurologico completo, da cui il neurologo estrae delle informazioni e le applica specificatamente al caso in esame al momento. Per esempio non è necessario effettuare un dettagliato esame delle funzioni cerebrali superiori in un paziente vigile, se il problema da lui presentato è un disturbo sensitivi periferico (formicolii alle dita del piede).

Aspetti clinici analizzati durante la visita neurologica

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    Durante l'esecuzione di una visita neurologica possono essere analizzati diversi aspetti clinici. Ecco una rapida carrelata dei principali elementi che possono essere esaminati dallo specialista:
    Esame delle funzioni nervose superiori. Sono le funzioni che consentono la comunicazione, la gestualità, il riconoscimento e l’identità del proprio corpo. Il neurologo nel raccogliere la storia (anamnesi) del paziente ed osservando il suo comportamento, deve cercare di valutare le suddette funzioni. Qualora si evidenzi un deficit, dovrà consigliare l’esecuzione di test specifici (neuro-psicologici), che avranno lo scopo di approfondire le diverse capacità.
    Andatura e posizione (postura) Queste funzioni richiedono l’esecuzione di movimenti alternati degli arti secondo uno schema ben preciso, e presuppongono l’integrità delle funzioni vestibolari, visive e propriocettive (riguardanti la posizione ed i movimenti del corpo nello spazio). Una qualsiasi lesione in questo sistema di controllo altera l’andatura in modo caratteristico. Per esempio l’andatura di una persona con alterazione della funzione labirintica è instabile, soprattutto quando cambia direzione di marcia o si muove su un piano irregolare o scivoloso; una persona cieca o un individuo normale che cammina al buio accorcia i suoi passi, tiene il corpo rigido ed alza le braccia davanti al corpo per evitare scontri. Esistono test utili aventi lo scopo di evidenziare maggiormente l’esistenza o meno di deficit, esempio lo stare dritto in piedi a piedi uniti ed occhi chiusi e aperti, il camminare sulle punte o sui talloni,ecc.
    Valutazione nervi cranici I nervi cranici hanno nuclei di origine o di terminazione nel tronco encefalico e vanno ad innervare strutture, organi e muscoli presenti nella maggior parte dei casi a livello del cranio. La funzionalità di ciascun nervo viene valutata con particolari test.
    Estremità: tono, trofismo, forza, riflessi, coordinazione sensibilità
      Per valutare il tono muscolare si osserva l’atteggiamento generale del soggetto, con attenzione alla postura con il paziente sia seduto e sia in movimento, e si valuta la resistenza passiva al movimento degli arti. Si parla di “ipotonia” quando esiste una maggiore cedevolezza al movimento passivo, mentre si definisce “ipertonia” una forte resistenza, tale a volte da impedire il movimento passivo (rigidità).
      Per trofismo muscolare si intende la valutazione della massa muscolare. Per “ipotrofia” si intende una riduzione più o meno intensa della massa muscolare, come nel caso di lesioni midollari, di nervi o per malattie del muscolo stesso. Con il termine “ipertrofia” si indica un aumento di volume della massa muscolare, che si realizza spesso in seguito ad attività sportive.
      La valutazione della forza muscolare comprende sia un esame complessivo della forza muscolare e sia l’esame della forza di un determinato gruppo muscolare. A tale scopo vengono impiegate manovre specifiche. Esiste un deficit qualora il paziente non riesca a mantenere la posizione richiesta in queste manovre.
      I riflessi sono una contrazione muscolare involontaria ottenuta tramite appropriata stimolazione di una determinata struttura sensitiva. Lo studio dei riflessi permette di verificare l’integrità o l’alterazione del segmento midollare in cui passa il circuito nervoso stimolato. Esistono due tipi di riflessi: fisiologici e patologici. I primi sono presenti nei soggetti normali (es. riflesso patellare, ottenuto percuotendo il ginocchio con il martelletto) e possono subire modificazioni (iperreflessia, iporeflessia, areflessia) per lesioni del sistema nervoso. I patologici non sono presenti nel soggetto normale ed esprimono lesioni del sistema nervoso.
      Per coordinazione motoria si intende la capacità di compiere, con armonia ed adeguata misura, movimenti complessi che implicano la contrazione simultanea e sincrona di diversi gruppi muscolari. La coordinazione è regolata da tre sistemi: il cervelletto, il sistema sensitivo e l’apparato vestibolare/visivo. Una lesione in uno di questi può essere causa di “atassia”, cioè mancata coordinazione. L’esame del soggetto può fornire utili informazioni al neurologo: in particolare come questi cammina, come si siede, come prende un oggetto, ecc. Esistono dei test specifici impiegati per approfondire tale valutazione.
      Per quanto riguarda la sensibilità, le strutture nervose che trasportano gli stimoli sensitivi sono rappresentate dai recettori periferici e dalle vie nervose che trasmettono gli impulsi. Esistono diversi tipi di sensibilità: le sensibilità superficiali (tattile, dolorifica e termica) e le sensibilità profonde (vibratoria, senso di posizione e di movimento). L’analisi della sensibilità rappresenta la parte più difficile dell’esame neurologico, in quanto le tecniche usate per la valutazione non sono molto efficienti ed inoltre è richiesta un’attiva collaborazione da parte del paziente.

    La descrizione della visita neurologica è stata liberamente riadattata www.aism.it

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Costo e prenotazione di una visita neurologica per Cefalea

C Presso il nostro Centro la visita neurologica per Cefalea ha un costo di 110 Euro ed ha una durata di 45 minuti. Non è necessaria alcuna preparazione specifica per eseguire questo tipo di accertamento.

Il servizio è in arrivo per il 2021. E' già possibile prenotare gli accertamenti per gennaio chiamondoci.