Vertigine Parossistica Posizionale Benigna

La causa più frequente di vertigine periferica

Definizione di Vertigine Parossistica Posizionale Benigna

vertigini

Non mi viene in mente nessuna patologia otorinolaringoiatrica più difficile da spiegare ad un paziente digiuno di medicina rispetto alla vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB).Per VPPB si intende una irreale sensazione di movimento provocata dal movimento della testa in alcune direzioni. In modo molto semplicistico potremmo dire che si tratta di una forma di vertigine provocata dallo spostamento di alcuni calcoli all'interno delle strutture dell'orecchio (denominate canali semicircolari per la loro caratteristica forma). Questi "sassolini fuori posto" sono in grado di andare a stimolare dei sensori che normalmente sono stimolati solo quando ci muoviamo. Spostando la testa in determinate posizioni, i "sassolini" determinano la comparsa di vertigine. Oltre alla vertigine, in queste posizioni "critiche", di solito è possibile osservare anche un particolare movimento oculare, definito nistagmo. Le caratteristiche del nistagmo variano in base alla parte dell’orecchio interno interessata dal problema. Le diverse caratteristiche del nistagmo sono molto utili allo specialista per comprendere e risolvere il problema vertigini mediante l'esame vestibolare.

Anatomia del Labirinto Vestibolare

Per comprendere l'eziologia della malattia è necessario conoscere in modo puntuale l'anatomia dei canali semicircolari dell'orecchio. Proviamo a spiegarla in modo semplice. Per chi non ha un interesse specifico, consiglio di passare al paragrafo successivo.

Ciascun orecchio contiene tre canali semicircolari orientati in 3 piani perpendicolari: i canali semicircolari trasmettono le informazioni spaziali al cervello. Ciascun canale è costituito da un braccio tubulare che fuoriesce da un compartimento sferico, paragonabile al manico di una tazzina da caffè. Ognuno di questi bracci ha una estremità dilatata situata in alto o anteriormente a seconda del canale e in questa estremità è collocata la cresta ampollare che contiene i recettori nervosi. La cresta ampollare presenta una torre a forma di vela (cupola) che percepisce il movimento dei liquidi all'interno del canale semicircolare: se una persona gira rapidamente la testa verso destra il fluido del canale semicircolare di destra si muove velocemente all'indietro nel canale costringendo la cupola a spostarsi in direzione dell'ampolla (moto ampullipeto); questo movimento è tradotto in segnale nervoso e trasmesso al cervello. In parole povere la cupola agisce come uno switch a tre vie che, se compresso su un lato, determina una sensazione nervosa di movimento. Se la cupola resta ferma non viene percepita alcuna sensazione di movimento. Se la cupola viene mossa nel senso opposto si avverte una sensazione di movimento nel senso opposto. Se si formano particelle all'interno di questi canali esse possono interagire con l'ampolla e determinare sensazioni incongruenti con il movimento della testa. Queste sensazioni incongruenti si traducono in vertigine.

Cause di Vertigine Parossistica Posizionale Benigna

Per quanto riguarda la genesi di questa patologia ci sono due scuole di pensiero. Secondo la teoria della cupulolitiasi si formerebbero delle piccole particelle basofile sulla superficie della cupola in grado di renderla incapace di mantenere la sua posizione "neutra". Secondo la teoria della canalolitiasi, più accreditata, le particelle si formerebbero libere nei liquidi contenuti all'interno dei canali semicircolari. Questa seconda ipotesi spiega meglio alcune delle caratteristiche di questo tipo di vertigine (latenza e reversibilità del nistagmo).

Incidenza della Vertigine Parossistica Posizionale Benigna

La VPPB è probabilmente la più comune causa di vertigine. Si stima che circa il 20% dei pazienti che si presentano dal medico per vertigine sia affetta da VPPB, tuttavia il fenomeno potrebbe essere sottostimato anche perché non sono infrequenti associazioni tra diverse patologie dell’orecchio interno (ad esempio sindrome di Meniére), cosa che può rendere difficoltosa la registrazione statistica delle patologie. La VPPB fu descritta per la prima volta da Barany nel 1921.

La Vertigine Parossistica Posizionale Benigna è una patologia difficile da descrivere. Dal giorno della sua definizione, la patologia è stata sempre meglio compresa e studiata ed oggi si preferisce classificarla in base al canale semicircolare dell’orecchio interessato. Si parla quindi di canalolitiasi o cupulolitiasi a carico del canale semicircolare posteriore, laterale o superiore. Anche se esistono diverse controversie riguardo ai due meccanismi in grado di provocare la patologia (canalolitiasi o cupulolitiasi), esiste pieno accordo sul fatto che le due entità coesistono e possono giustificare forme diverse di VPPB. La canalolitiasi (letteralmente “sassolini nel canale”) è definita come la presenza di particelle all’interno della porzione canalicolare di uno dei canali semicircolari. Queste particelle si pensa che siano libere di muoversi e determinare vertigine esercitando una forza. Al contrario la cupulolitiasi si definisce come la presenza di particelle aderenti alla cupola della cresta ampollare. Queste particelle non sarebbero libere ma aderenti all’ampolla della cupola.

Sintomi

La Variante Classica della vertigine parossistica posizionale benigna è la più frequente. In questo caso il canale semicircolare interessato è il posteriore. E' caratterizzata da attacchi vertiginosi della durata di pochi secondi scatenati dal movimento della testa o dalla rotazione nel letto durante il riposo. All'esame vestibolare questo tipo di vertigine ha le seguenti caratteristiche: nistagmo geotropo con l'orecchio affetto posizionato in basso, fase rotatoria predominante in direzione dell'orecchio a terra, latenza di pochi secondi, durata limitata (inferiore a 20 s), nistagmo reversibile in caso di ritorno alla posizione seduta, diminuzione della risposta dopo l'esecuzione di più manovre.

Diagnosi

La diagnosi di questo tipo di vertigine è possibile esclusivamente attraverso l'esecuzione di un esame vestibolare che preveda lo studio del nistagmo mediante degli appositi occhiali oscuranti (di Frenzel). Questi occhiali permettono al medico di vedere gli occhi del paziente ma non permettono al paziente di vedere niente davanti a se. Questo accorgimento è necessario perché fissando un oggetto il nistagmo si riduce notevolmente rendendo molto più difficile per il medico capire il tipo di movimento oculare del soggetto. Il medico muove la testa del paziente in posizioni in grado di stimolare la genesi del nistagmo (dette di Dix Hallpike) e studiando tutti questi movimenti riesce a capire quale è il canale semicircolare interessato dal problema.

Terapia

L'unica terapia effettivamente efficace per risolvere questo tipo di vertigine è quella di riposizionamento. Il medico, attraverso l'esame vestibolare, capisce qual è il canale semicircolare interessato e con particolari manovre e movimenti da far eseguire al paziente sul momento cerca di riposizionare le particelle in una posizione dell'orecchio in cui non siano più in grado di determinare la vertigine. Queste manovre riescono a risolvere il problema nel 95% dei casi anche se a volte è necessario ripeterle 2 o 3 volte. Qualora la manovra riesca, la sintomatologia si arresta nel corso di pochi minuti.

La terapia medica non riesce a risolvere il problema anche se può dare un lieve miglioramento della sintomatologia. Una vertigine posizionale benigna può risolversi anche spontaneamente ma a volte può essere necessario molto tempo.

Pagina a cura del Dr. Gianni Gitti

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