Ritardo del Linguaggio: Identificazione, Valutazione e Trattamento

Quando iniziare a preoccuparsi?

Il ritardo del linguaggio è una condizione che si manifesta quando un bambino non sviluppa le abilità linguistiche nel tempo previsto rispetto ai suoi coetanei. Questa condizione può influenzare diversi aspetti della comunicazione verbale e non verbale, e può avere un impatto significativo sullo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo del bambino. Tuttavia, con un intervento precoce e appropriato, molte persone con ritardo del linguaggio possono fare significativi progressi nel migliorare le loro abilità linguistiche e comunicative.

Come si sviluppa il linguaggio nel bambino

Logopedia

Lo sviluppo del linguaggio è caratterizzato da una grande variabilità inter-individuale e questo crea non pochi problemi nella diagnosi di un ritardo del linguaggio.

Tuttavia, un ritardo nello sviluppo del linguaggio è un problema da tenere sempre sotto stretto controllo.

Purtroppo, spesso, la questione viene sottovalutata sia dalla famiglia che dai medici che entrano in contatto con il bambino mentre sarebbe assolutamente importante riconoscere la difficoltà quanto più precocemente possibile in modo da evitare possibili ripercussioni a lungo termine.

Perché diagnosticare in tempi brevi un ritardo di linguaggio

Diversi studi dimostrano che un ritardo importante di linguaggio viene spesso recuperato a fatica dal bambino negli anni successivi e che molto spesso non viene recuperato affatto.

Per questo motivo, nel sospetto di un problema, è sempre meglio condurre il paziente ad una valutazione logopedica approfondita.

Di seguito, con tutte le riserve legate alla variabilità individuale, elenchiamo le fasi del normale sviluppo linguistico: inseriamo anche in rosso dei veri e propri campanelli d'allarme che dovrebbero sempre far scattare un consulto specialistico.

Dalla Nascita fino a 2 mesi.

Caratteristiche ricettive del bambino: Risponde a suoni e voce, manifesta interesse per i volti e le persone, si sveglia in caso di rumore forte

Caratteristiche espressive del bambino: Piange e modifica il tipo di pianto a seconda delle circostanze

Campanelli d'allarme: Mancanza di risposte al suono a qualunque età, Mancanza di interesse per le persone a qualunque età

Tra i 2 e i 4 mesi.

Caratteristiche ricettive del bambino: Alterna ascolto e vocalizzi nella comunicazione faccia a faccia, si calma quando sente voci familiari, risponde alle voci con sorrisi ed emissioni sonore, nota i suoni dei giochi

Caratteristiche espressive del bambino: Piange e modifica in modo molto evidente il tipo di pianto a seconda delle circostanze, vocalizza spontaneamente, vocalizza in risposta ai familiari

Campanelli d'allarme: Nessuna interazione comunicativa dopo 4 mesi

Tra i 4 e i 9 mesi.

Caratteristiche ricettive del bambino: Sposta volontariamente la testa in direzione dei suoni, risponde con tono appropriato alla voce dei familiari, risponde al proprio nome

Caratteristiche espressive del bambino: Fa prove vocali emettendo suoni di diverso tipo, alla fine del periodo inizia ad usare un paio di consonanti (tipo bababa)

Campanelli d'allarme: Nessuna risposta ai suoni, scarsi vocalizzi, nessuna consonante utilizzata

Tra i 9 e i 12 mesi.

Caratteristiche ricettive del bambino: Comprende piccole frasi tipo "ciao ciao", risponde in modo appropriato ai "no", capisce se si indica qualcosa, sorride e sembra capire se i genitori lo guardano giocare

Caratteristiche espressive del bambino: Manifesta la voglia di ottenere determinati oggetti, manifesta a gesti la necessità di aiuto per ottenere qualcosa, compone piccole frasi sonore anche senza significato, intorno ai 12 mesi utilizza almeno 6 elementi gestuali, utilizza la voce per ricevere attenzioni

Campanelli d'allarme: Nessuna comprensione di piccole frasi routinarie, nessuna interazione volta alla volontà di interagire con oggetti

Tra i 10 e i 16 mesi.

Caratteristiche ricettive del bambino: Capisce più parole di quante riesce a pronunciare, esegue comandi che prevedano una sola risposta, risponde al nome, capisce piccole frasi come "dov'è la mamma?"

Caratteristiche espressive del bambino: Pronuncia almeno 3 consonanti, pronuncia qualche parola, inizia a sviluppare un vocabolario di circa 30-50 parole, gioca insieme ad altri, comunica quello che vuole o non vuole

Campanelli d'allarme: Incapacità nell'usare le parole o perdita di parole prima già imparate, scarsa progressione nell'imparare parole, limitato repertorio sonoro

Tra i 18 e i 24 mesi.

Caratteristiche ricettive del bambino: Comprende piccole frasi, indica immagini in risposta ad una domanda specifica,identifica gli oggetti se vengono nominati, ascolta storie, canzoni e rime

Caratteristiche espressive del bambino: Netto incremento del vocabolario, inizia ad utilizzare frasi con più parole, utilizza almeno 6 consonanti, imita le parole dette da altri, richiede informazioni tipo "Cos'è questo?", inizia a fare domande sul passato

Campanelli d'allarme: Scarsa comprensione, utilizzo di un vocabolario inferiore a 50 parole, scarsa imitazione delle parole ascoltate

Tra i 24 e i 30 mesi.

Caratteristiche ricettive del bambino: Comprende i pronomi delle persone, comprende le frasi negative,comprende preposizioni come in o su, segue una storia della durata di 5-10 minuti

Caratteristiche espressive del bambino: Pronuncia piccole frasi del tipo "La mamma va via" o "che cosa è questo?", mostra di comprendere bene i familiari, mostra maggiore padronanza con verbi e nomi anche se con errori grammaticali, può esprimere le sue emozioni a parole

Campanelli d'allarme: utilizzo di un vocabolario inferiore a 100 parole a 24 mesi, mancata creazione di affermazioni di almeno due parole nonostante un vocabolario superiore ai 50 vocaboli, nonostante il raggiungimento dei due anni più della metà delle parole è incomprensibile ai parenti

Tra i 30 e i 36 mesi.

Caratteristiche ricettive del bambino: Esegue comandi che prevedano anche due passaggi, identifica gli oggetti in base al loro uso, comprende concetti come grande/piccolo e alto/basso

Caratteristiche espressive del bambino: E' possibile un dialogo basato su domande e risposte, utilizza i pronomi personali, esprime le emozioni a parole

Campanelli d'allarme: ripetizione immediata o lievemente ritardata di ciò che dicono gli altri (ecolalia), scarsa capacità mnemonica e difficoltà nell'elaborare nuove frasi

Tra i 36 e i 48 mesi.

Caratteristiche ricettive del bambino: Riconosce i colori, sa cosa deve fare se ha fame o sonno, risponde si/no alle domande

Caratteristiche espressive del bambino: Mostra grande chiarezza nell'esposizione, utilizza frasi lunghe, fa molte domande, inizia ad essere capaci di spogliarsi

Campanelli d'allarme: Nonostante siano stati compiuti 4 anni 1/4 delle affermazioni risulta incomprensibile agli estranei, utilizzo continuativo soltanto di frasi brevi, ripetizione continuativa di parole

4 anni.

Caratteristiche ricettive del bambino: Comprende il consetto di uguale/diverso, esegue comandi che prevedano tre passaggi, risponde a domande del tipo "da quanto tempo... cosa accade se..."

Caratteristiche espressive del bambino: Racconta storie, conosce colori e numeri, gradisce il ritmo, ragiona sui motivi delle cose, fa molte domande

Campanelli d'allarme: Incapacità di esprimere concetti e idee, Scarsa comprensione, comprensione del pronunciato inferiore al 90%, difficoltà nel porre domande

Valutazione del Ritardo del Linguaggio

La valutazione del ritardo del linguaggio coinvolge spesso una serie di professionisti, tra cui logopedisti, psicologi dello sviluppo e pediatri. Durante la valutazione, vengono considerati diversi fattori, tra cui lo sviluppo del linguaggio del bambino, il suo ambiente familiare e sociale, e la presenza di eventuali disturbi associati, come disturbi dello spettro autistico o deficit uditivi.

Le valutazioni possono includere osservazioni del comportamento del bambino, test standardizzati del linguaggio e della comunicazione, valutazioni dell'udito e valutazioni del funzionamento cognitivo e emotivo.

Trattamento del Ritardo del Linguaggio

Il trattamento del ritardo del linguaggio è generalmente personalizzato in base alle esigenze specifiche del bambino e può includere:

  • Terapia logopedica: La terapia logopedica è spesso il trattamento principale per il ritardo del linguaggio. I logopedisti lavorano con il bambino per migliorare le abilità linguistiche, compresa la comprensione, l'articolazione e la produzione del linguaggio.

  • Interventi educativi: I bambini con ritardo del linguaggio possono beneficiare di interventi educativi specializzati che si concentrano sul miglioramento delle abilità linguistiche e comunicative all'interno di un ambiente strutturato, come scuole speciali o programmi di educazione precoce.

  • Supporto familiare: Coinvolgere la famiglia nel processo di trattamento è fondamentale per il successo a lungo termine. I genitori e i caregiver possono ricevere supporto e formazione su come incoraggiare lo sviluppo del linguaggio attraverso attività quotidiane e interazioni significative.

Perché rivolgersi al CRO

Il C.R.O. ha una esperienza di oltre 50 anni nel trattamento dei ritardi linguistici. Il C.R.O. offre una consulenza multidisciplinare per delineare la tipologia di difficoltà presentate dal bambino e predisporre un progetto riabilitativo idoneo. La presenza in Istituto di tutti gli specialisti eventualmente coinvolti nel percorso riabilitativo permette al paziente di non disperdere energie e di percorrere tutte le fasi dell'iter terapeutico in modo lineare e senza interruzioni.

Prognosi

Con un intervento precoce e appropriato, molte persone con ritardo del linguaggio fanno significativi progressi nel migliorare le loro abilità linguistiche e comunicative. Tuttavia, è importante riconoscere che il progresso può variare da persona a persona, e alcuni individui possono continuare a necessitare di supporto e intervento nel lungo termine.

Come prenotare una Valutazione

Per prenotare o avere informazioni riguardo la valutazione per Ritardo del Linguaggio telefonare al numero 055/216025. Per informazioni generali riguardo questi disturbi è possibile contattare la dottoressa Serenella Cicchi anche tramite mail serenella.cicchi@cro.firenze.it

Attenzione

Le informazioni contenute nel sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Le informazioni contenute nel sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.