Tubercolosi

Storia e definizione

La tubercolosi è una malattia infettiva provocata dal Mycobacterium tuberculosis. Si tratta di una malattia che può presentarsi con un corredo di sintomi molto ampio e rappresenta l'entità infettivologica che ha determinato e determina il maggior numero di decessi nel mondo.

Tubercolosi

Presente fin dall'era neolitica, nel corso della storia, la tubercolosi si è presentata con vere e proprie epidemia che hanno provocato milioni di morti.

Purtroppo, nonostante il tasso di diffusione della patologia fosse in decremento, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un nuovo aumento dei casi, probabilmente anche a cause degli alti flussi migratori da paesi con condizioni igienico-sanitarie deficitarie.

Modalità di trasmissione

La trasmissione dell'infezione da micobatterio tubercolare avviene principalmente per via aerea anche se sono state documentate trasmissioni per via transdermica.

Se l'infezione viene contratta da un soggetto in buone condizioni di salute ed immunocompentente nella maggior parte dei casi non determina alcun sintomo.

Tuttavia, nel caso negli anni successivi il soggetto sperimenti una riduzione delle difese immunitarie, la tubercolosi può riattivarsi e produrre una sintomatologia anche grave. Per questo motivo, tutti i fattori in grado di determinare riduzione delle difese immunitarie (HIV, Tumori, Diabete, Terapie immunosoppressive, perdite rapide di peso, fumo e alcol) possono essere responsabili di riattivazione dell'infezione.

Sintomi

La classica sintomatologia provocata dall'interessamento polmonare tubercolotico, è rappresentata da tosse, perdita di peso/Anoressia, febbre, sudorazione notturna, malessere generale, emoftoe (perdita di sangue con la tosse, dolore toracico (a volte provocato da concomitante miocardite tubercolare).

Tuttavia, la tubercolosi può andare a colpire quasi tutti i distretti del nostro organismo, provocando sintomi anche completamente diversi da quelli classici.

Se vengono interessate le meningi, i sintomi principali sono rappresentati da cefalea intermittente o persistente per 2-3 settimane e stato mentale alterato. In questi casi, è possibile la progressione verso il coma in poche settimane. La febbre di solito è bassa o assente.

Se ad essere interessato è lo scheletro i sintomi principali sono il dolore e la rigidità scheletrica, la paralisi periferica agli arti inferiori (Malattia di Pott), l'artrite tubercolare (solitamente, almeno nelle fasi iniziali, a carico di una sola articolazione).

Sintomi di interessamento genito-urinario sono rappresentati da difficoltà alla minzione, minzione frequente, orchite, prostatite e presenza di massa scrotale nell'uomo, sintomi che mimano una malattia pelvica infiammatoria nella donna.

Sintomi di interessamento gastro-intestinale sono rappresentati da difficoltà alla deglutizione, presenza di ulcere buccali o anali, malassorbimento, dolore, perdite ematiche con le feci.

Questi che abbiamo descritto sono i quadri sintomatologici più frequenti ma la tubercolosi può interessare anche altri distretti determinando sintomi diversi che è difficle elencare in modo completo.

Diagnosi

La diagnosi di Tubercolosi si basa in prima istanza sull'esecuzione del test di screening di Mantoux. Il test risulta positivo a distanza di circa due settimane dal contagio e resta positivo per tutta la vita.

In caso di positività del test saranno utili ulteriori accertamenti da decidere in base alla sintomatologia del paziente (come ad esempio una coltura delle secrezioni polmonari).

Terapia

La terapia iniziale è di tipo farmacologico ed utilizza in contemporanea 4 farmaci: isoniazide, rifampicina, pirazinamide e uno tra etambutolo e streptomicina. Una volta stabilito che l'infezione risponda bene al trattamento è possibile sospendere etambutolo o streptomicina. Si tratta di una terapia molto impegnativa e lunga che necessita di numerosi controlli da parte del medico durante la somministrazione

Attenzione

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